Il 64% degli italiani è disposto a pagare un po’ di più per gli alimenti prodotti localmente e in modo più sostenibile. E tu?

Il 64% degli italiani è disposto a pagare un po’ di più per gli alimenti prodotti localmente e in modo più sostenibile. E tu?

22 Marzo 2023 Off Di eco media news

Non solo la guerra in Ucraina e le relative conseguenze economiche hanno aumentato le preoccupazioni delle persone riguardo la loro posizione economica. Come si evince dall’Indagine della BEI (Banca europea per gli investimenti) sul clima per il 2022-2023 rimane alta l’apprensione degli italiani per i cambiamenti climatici (il 56% degli italiani colloca il degrado climatico o ambientale tra le tre principali sfide nazionali).

Oltre tre quarti degli intervistati (80%) affermano di essere convinti che il proprio comportamento possa fare la differenza nell’affrontare l’emergenza climatica, una percentuale di 8 punti percentuali superiore alla media UE.

L’impatto climatico influisce sulla scelta del lavoro

Sono in molti a ritenere che il governo abbia un ruolo da svolgere quando si tratta di spingere i singoli a modificare il proprio comportamento. Tre quarti degli italiani (76%) sono favorevoli a misure governative più stringenti che impongano un comportamento diverso delle persone di fronte ai cambiamenti climatici (l’82% degli intervistati sotto i 30 anni sarebbe favorevole a questo tipo di misure).

L’emergenza climatica influisce anche nella scelta di un posto di lavoro. La maggior parte della popolazione (75%) afferma già che è importante che un potenziale datore consideri la sostenibilità un aspetto prioritario. Per il 25% dei candidati a un posto di lavoro, la sostenibilità è perfino una priorità assoluta. Questa maggioranza è generalizzata e abbraccia tutti i vari orientamenti politici e livelli di reddito.

Più controllo e maggiore potere di acquisto per i prodotti alimentari sostenibili

La produzione alimentare contribuisce con una quota significativa alle emissioni di gas a effetto serra. Per aiutare le persone a fare scelte più sostenibili quando riempiono il carrello della spesa, l’85% degli italiani è favorevole all’etichettatura generalizzata dei prodotti alimentari per una chiara individuazione dell’impronta climatica dei vari prodotti. Questa percentuale è prossima a quella francese (83%), sebbene superiore di 5 punti percentuali a quella tedesca (80%).

Inoltre, il 64% degli italiani afferma di essere disposto a pagare un po’ di più per gli alimentari prodotti localmente e in modo più sostenibile (una percentuale che si discosta di poco da quella francese e tedesca, con rispettivamente il 60% e il 61%). La disponibilità a pagare di più per i prodotti alimentari accomuna le varie fasce di reddito, e va dal 62% dei soggetti con reddito inferiore al 68% di quelli a reddito più elevato).

Ridurre il consumo di carne e prodotti lattiero-caseari sarebbe un altro modo efficace per limitare le emissioni di gas a effetto serra. Più di due terzi degli italiani (68%) sarebbero disposti a contenere la quantità di carne e latticini che le persone possono acquistare (19 punti percentuali sopra i tedeschi (49%), e 11 punti percentuali sopra i francesi (57%)). Questa risposta accomuna i soggetti che appartengono alle varie fasce di età e di reddito.

Fonte: comunicato stampa BEI